Oggi vogliamo parlarti del saluto agli organi, una semplice pratica yoga che, se praticata quotidianamente, aiuta a prendersi cura di sé stessi aumentando il proprio benessere.
Ogni organo del nostro corpo gestisce un’emozione a cui è collegato. Questo ci porta a dire che, se gli organi sono in buona salute, anche la gestione delle emozioni saranno sane.
Tale pensiero è molto antico. Infatti, secondo la medicina tradizionale cinese, la salute nasce dall’armonia dei nostri organi. Se ogni organo sta bene, starai bene anche tu.
Il saluto agli organi diventa quindi un momento di attenzione da dedicare, oltre che al corpo, anche alla mente e al proprio benessere psicologico. Ti basteranno solamente venti minuti al giorno.
Una pratica yoga per ringraziare il tuo corpo, in quanto ti consente di esserci e di vivere la tua vita ogni giorno.
Come praticare il saluto agli organi
Per praticare il saluto agli organi, la prima cosa che devi fare è quella di metterti comodo. Siediti in posizione siddhasana, o in una posizione stabile e rilassata che ti permette di mantenere la colonna vertebrale allungata.
Se non conosci la posizione siddhasana te la spieghiamo brevemente: siediti incrociando le gambe, ponendo ginocchia e stinchi a contatto con il terreno. I tuoi piedi dovranno essere posti davanti al perineo, la schiena deve essere eretta con la testa in linea con essa. Braccia allungate, spalle rilassate e mani appoggiate sulle ginocchia. Senza mai dimenticarti di respirare profondamente.
Siddhasana imparata, ecco come praticare il saluto agli organi:
- Si comincia con il fegato. Posiziona le mani sulla parte destra dell’addome e porta in questo punto il pensiero. Con gli occhi chiusi fai tre respiri profondi e, a ogni espirazione, recita la lettera “sssshhhh”, visualizzando il tuo corpo circondato da una luce color giallo intenso. Il giallo e il fegato sono infatti elementi che rimandano al sentimento della rabbia. Che, così facendo, la farai uscire dal corpo, lasciandola andare. Dopo i tre respiri ricordati di sfregare le mani per scaricare la rabbia residua.
- Passa poi al pancreas, situo nel lato sinistro dell’addome. Posiziona lì le tue mani, espira tre volte e recita la lettera “eeeeeeee”, visualizzando il tuo corpo circondato dal colore arancione e portando alla mente un pensiero gradevole.
- Passiamo ai lombi, ossia le due parti muscolose addominali ai lati della colonna vertebrale. Metti le mani dietro la schiena, recita la lettera “uuuuuuuu”, visualizzando il tuo corpo circondato dal colore azzurro. Lascia uscire la paura.
- Per lavorare sul coraggio, sposta le tue mani sulle costole, protrettici dei polmoni. Circondati di luce bianca e quando espiri recita la lettera “ssssssss”, lasciando entrare in te il coraggio di compire nuove azioni.
- Avvicina poi le mani al cuore, questa volta visualizza il tuo corpo circondato da una luce verde e recita la lettera “aaaaaaaa”. Lascia poi andare la paura di non essere amato.
- Ora metti le mani sulla gola e recita la lettera “oooooooo”. Immagina il tuo corpo circondato di colore azzurro e perdonati di aver detto tutte quelle parole che in realtà non avresti voluto dire.
- Infine, porta le mani sopra la testa, in corrispondenza della fontanella che rappresenta la ghiandola pineale, centro della spiritualità umana. Espira recitando la lettera “iiiiiiii” e fai entrare in te tutti i colori dell’arcobaleno, lasciando uscire ciò che invece, non è luminoso.
Ecco compiuto il saluto agli organi, tempo prezioso per il tuo spirito e fonte di benessere. Sei pronto a mettere in pratica questo esercizio quotidiano? Noi rimaniamo qui ad aspettare di sapere come va!
Buona pratica e Namastè.
L’Équipe di Phyllgood